Clinica Crocetta
Centro di Parodontologia di Milano
La parodontite si può curare
TECNOLOGIA E IMPEGNO: UN PERCORSO DA FARE INSIEME
Parodontite: una premessa
La parodontite è una malattia subdola che si manifesta con una perdita dei tessuti (osso e gengiva) che sostengono il dente. Purtroppo, non sempre si ha una chiara percezione della perdita di osso che sta avvenendo intorno ai denti. Infatti, man mano che si ha la perdita di osso attorno ai denti la gengiva si infiamma e si gonfia. La gengiva gonfia e tumefatta visivamente compensa e maschera la reale perdita di osso che dall’esterno risulta invisibile e di conseguenza il paziente spesso sottovaluta il problema.
Anche il sanguinamento gengivale durante lo spazzolamento viene spesso sottovalutato. Una gengiva sana NON sanguina. Si comporta esattamente come un qualsiasi tessuto del nostro organismo. Per tale motivo – proprio come non devono sanguinare le mani dopo averle lavate – le gengive non devono sanguinare se sono sane. Il sanguinamento delle gengive è sempre indice di un problema parodontale (gengivite o parodontite) e ci dice che non non c’è controllo parodontale.
L’assenza di sanguinamento non è un dato sempre affidabile, cioè non scongiura la presenza di parodontite. Ad esempio, nei pazienti fumatori, anche in caso di grosse tasche parodontali attive le gengive possono non sanguinare. In maniera simile, anche il dolore non sempre è presente. Spesso i pazienti hanno una sensazione di malessere alle gengive, ma non un dolore specifico. Per tutti questi motivi è sempre necessaria una visita da un parodontologo, soprattutto se in famiglia genitori o nonni hanno perso dei denti perché si muovevano, e quindi per parodontite. La parodontite infatti è sempre causata dalla presenza di placca o tartaro sottogengivale, ma i tipi di batteri che compongono la placca ed il tartaro in ogni paziente sono in qualche modo ereditati geneticamente.
È importante effettuare una visita di controllo da un parodontologo, non solo per preservare la durata e la salute dei propri denti ma anche per evitare possibili problematiche sistemiche gravi come aterosclerosi, infarto, ictus che oggi sono strettamente correlate a questa patologia quando essa non è sotto controllo. Fortunatamente, oggi è possibile controllare e quindi bloccare il progredire della parodontite.
È necessario l’intervento di un parodontologo preparato e scrupoloso nell’eliminare il più possibile la presenza tartaro e quindi i batteri sotto gengiva. Importante è anche l’azione del paziente che deve pulire i propri denti in modo quasi maniacale 4 volte al giorno, usando anche strumenti accessori come l’idropulsore.
Per contrastare la parodontite la tecnologia ci è venuta in aiuto. Oggi grazie ai manipoli sonici e alle curettes soniche, al microscopio, all’Airflow a base di eritritolo e ad altri presidi è possibile pulire in modo soddisfacente all’interno di tasche anche molto profonde e superiori ai 10 mm, senza intervento chirurgico e quindi a cielo coperto. Una volta pulite correttamente le tasche si ha la chiusura di queste ultime e quindi il controllo della parodontite.
Allo studio dentistico Crocetta giungono di frequente pazienti che si lamentano perché si sono ritirate le gengive dopo la pulizia delle tasche con il precedente parodontologo. In questo caso, l’unico errore commesso dal collega è un difetto di comunicazione. Come si evince dal disegno, dove è presente tartaro sottogengivale si ha una perdita di osso, ma contemporaneamente la gengiva è gonfia e tumefatta. Eliminando il tartaro la tasca si chiude, la gengiva si sgonfia e quindi guarendo si ritira. Da questo momento in poi con le successive pulizie non si avrà più ritiro gengivale, che si ha solo la prima volta. Rimane inevitabilmente quasi sempre un grosso deficit estetico, che può essere risolto ad esempio applicando delle faccette dentali.
Tutto ciò ha un senso se si fa un adeguato mantenimento, eseguendo una corretta igiene orale a casa e sottoponendosi a pulizie dei denti ogni tre mesi. Una pulizia dei denti corretta non è indolore.
Ed è l’unico modo che ha il paziente per capire se una igiene professionale sta eliminando i batteri solo sopragengiva o anche nel solco gengivale.
Clinica Crocetta
La Paradontite o Piorrea
La parodontite, detta anche piorrea, è un’infiammazione degenerativa delle gengive che determina la distruzione dei tessuti di supporto del dente (osso, gengiva, cemento e legamento parodontale).
Se soffri di gengivite da molto tempo, è possibile che questa degeneri in parodontite. Questa patologia ha alla base una predisposizione genetica, quindi non sempre la gengivite degenera in parodontite (piorrea). Se però hai paura di perdere i denti perché hai le gengive gonfie e sanguinanti da molto tempo e non vuoi arrivare a sostituire i tuoi denti con un impianto dentale, devi immediatamente contattare un parodontologo.
Terapia
Il primo obiettivo è sicuramente quello di ripristinare una corretta igiene orale rivolgendosi a uno specialista parodontologo. La terapia consiste in una o più sedute di ablazione del tartaro, curettage gengivale (scaling) , levigatura delle radici (root-planing), motivazione all’igiene orale, comprensione ed esecuzione delle metodiche corrette di prevenzione
Nei casi più gravi può essere necessario un intervento chirurgico volto a pulire i tessuti coinvolti più profondi, ed eventualmente a rigenerare l’osso riassorbito. Nella parodontite aggressiva è necessario il supporto di una terapia farmacologica, con combinazioni di antibiotici.